C’è un fatto che balza all’occhio di chi studia le effemeridi (l’elenco dei transiti) del 2020 e questa è la netta presenza di pianeti nel segno del Capricorno.
Ho già scritto più volte che questo sarà un anno evolutivo per molteplici aspetti. La ragione per cui mi sento di sostenere questa tesi non sono solo le notizie numerose e imprevedibili che ci giungono da gennaio, ma anche la situazione planetaria, che è davvero unica.
Avremo un numero di eclissi superiore alla media annuale e solo questo fatto rende il momento importante in termini di crescita. Ci sarà una serie di pianeti retrogradi nei mesi estivi (come sempre), ma la cosa davvero interessante è che il pianeta Marte sarà in retrogradazione per tutta la seconda metà dell’anno nel segno dell’Ariete, indice di grande conflitto interiore ed esteriore.
A supporto di questa situazione di potenti capovolgimenti abbiamo tre pianeti lenti (Plutone, Saturno e Giove) e un pianeta veloce (Marte) in Capricorno. Che cosa ci può quindi insegnare questo segno? La resilienza.
E per spiegare meglio questo concetto inizio col raccontare uno dei miti associati al decimo segno zodiacale.
I Titani scatenano contro le divinità dell’Olimpo l’orrendo gigante Tifone, che quando allunga le braccia è in grado di toccare l’Oriente e l’Occidente, terrorizzando tutti gli angoli della Terra. Al vederlo, gli dei si danno alla fuga in Egitto e per non subire le sue ire si trasformano in animali. Anche il dio Pan scappa e muta in un caprone, ma si immerge in un fiume rimanendo aggrappato con gli zoccoli alla riva, mentre gli arti inferiori si trasformano nella coda di un pesce. Infatti il simbolo originale del segno è una creatura per metà terrestre e per metà acquatica.
E la virtù principale del Capricorno è questa capacità di rimanere immerso in parte in acqua (la dimensione delle emozioni) e in parte tenacemente aggrappato alla terra (la dimensione del reale). Ed é a questo che siamo chiamati adesso, cioè a tenerci radicati, mentre viviamo emozioni travolgenti.
Come nota positiva di chiosa ricordo che la fine dell’anno vede l’ingresso di due pianeti, Saturno e Giove, in Acquario, inaugurando così una nuova era evolutiva. Per giungere alla nascita di un mondo nuovo bisogna passare attraverso la fine dell’ordine precedentemente esistente.
Immagine: ASTROCCULT
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