All’alba di questa mattina abbiamo avuto la fase 2 della quadratura tra Saturno in Acquario e Urano in Toro. Questo transito complesso era già avvenuto il 17 febbraio scorso ed è destinato a ripetersi il 24 dicembre.
Che cosa comporta questa angolazione tra i due corpi celesti? Sicuramente il conflitto tra un modo (e un mondo) vecchio di risolvere i problemi e un presente che si manifesta sempre più imprevedibile.
Proverò ad analizzare alcuni fatti di cronaca in base alla simbologia del transito.
Il G7 e la gestione dell’emergenza climatica
Il G7 si è appena concluso in Cornovaglia e di nuovo con vaghe promesse rispetto alla riduzione di emissioni entro il 2050, spostando le azioni sul lungo termine anziché nell’immediato. Dure sono state le reazioni di attivisti come Greta Thunberg, che ha accusato i leader mondiali di divertirsi e di riempirsi la bocca di bistecche, aragoste e promesse che non manterranno. Anche Sir David Attenborough ha invitato i politici a fare uno sforzo di volontà per affrontare una sfida globale. Al momento i rischi del cambiamento climatico sembrano non venir percepiti né dalla maggioranza della popolazione mondiale, né dai governanti. Cosa aspettarsi da questa indifferenza generale? I transiti non indicano nulla di buono.
La variante Delta e la minaccia di nuovi lockdown
In paesi come il Regno Unito le riaperture sono state spostate di un mese, a causa della diffusione della variante Delta. Al momento nel resto d’Europa e del mondo occidentale sembra che le cose andranno diversamente, ma che dire di ciò che avverrà tra qualche settimana? I vaccini (simbolicamente Saturno in Acquario) stanno arginando un virus che non vuole saperne nulla di arrestarsi (interpretabile come Urano in Toro). Staremo affrontando anche questa emergenza con consapevolezza?
Inflazione sì o inflazione no?
Chi legge la mia newsletter (a proposito, il prossimo numero è in uscita domani) avrà già avuto modo di dare un’occhiata alla mia analisi del transito Saturno-Urano. Avevo infatti notato che in concomitanza con il transito di febbraio si era sollevato qualche sospetto in merito a una possibile inflazione. Ebbene, oggi arriva conferma del fatto che il rischio esiste, ma che questo è allo stesso tempo un segnale di ripresa. Non essendo io né un’esperta di economia, né di astrologia finanziaria, non mi azzardo a fare pronostici. Fatto sta che un aumento dei costi di materie prime potrebbe andare molto a costare sul portafoglio di molti di noi. Di nuovo, si sta agendo adottando vecchie misure o si sta rispondendo alla crisi in modo innovativo?
Immagine: Oak Narrow
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