Questa mattina all’alba anche Urano è diventato retrogrado. Era da dieci giorni circa che si trovava stazionario (fermo in un grado prima di retrocedere), producendo un’intensità che, lo ammetto, non ero riuscita a prevedere. Lo stesso vale per il Quarto di Luna in Scorpione del 15.08, che si è andato a sommare a un quadro di grande instabilità già creata dalle quadrature tra pianeti in segni fissi.
Per descrivere meglio le ultime due settimane andrò sul personale, cosa che non faccio mai. Quest’anno per le vacanze ho scelto di passare almeno quattro giorni in completa solitudine in una zona montana dell’Ogliastra. Ero alla ricerca di un posto dove ricaricare le pile e direi che l’ho trovato. L’aria fresca, la natura incontaminata del canyon alle porte del paese e le lunghe passeggiate mi hanno aiutata a staccare. Questo nei primi due giorni, poi le cose hanno iniziato a prendere un’altra piega.
Intorno al 10.08 mi è arrivata la notizia di un report che attendevamo da tempo, quello dell’IPCC sul clima. Un resoconto sulle condizioni del nostro pianeta brutale e violento, esattamente come lo è il nostro rapporto con la natura. Nello stesso giorno il paesello in cui mi trovavo è stato raggiunto da una foschia densa e calda, che ha reso impossibile ogni attività all’esterno. Gli abitanti stessi del luogo ne sono stati travolti e alcuni anziani sono deceduti per il gran caldo.
Le emozioni che in quei giorni non mi abbandonavano erano di completa impotenza, tristezza e rabbia per un quadro che si fa sempre più vicino (per altro confermato dai transiti dei prossimi mesi e anni), che viene pressoché ignorato dai media e dall’opinione pubblica e che nella migliore delle ipotesi ci vedrà alle prese con fenomeni naturali estremi, mentre nella peggiore ci confronterà con carestie e conflitti causati dalla penuria di risorse prime (non sono catastrofista, leggetevi il report!). Per due giorni ogni tentativo di connettermi con la natura non è andato in porto, perché l’aria bollente rendeva difficile anche il solo trovarsi all’esterno.
Appena il tempo di uscire da questo mood che ecco giungere notizie tremende da un capo all’altro del mondo. Da una parte la tragedia immane e purtroppo preannunciata di un popolo predato dall’Occidente (non è solo l’America, è il nostro modus operandi dai tempi della scoperta del Nuovo Mondo) e dallo stesso Maschile che abita quei luoghi (e qui ci sarebbe da fare un bel discorso sulla civiltà dei Kurgan e sul lavoro di Gimbutas), dall’altra il paese più disgraziato del mondo era stato colpito prima da un terremoto e poi da una tempesta devastante.
Come mettere assieme lo sgomento che deriva da tutte queste emergenze che sembrano così distanti tra loro? Prima di tutto l’astrologia ci porta a ragionare in modo simbolico e a trovare l’elemento che le accomuna e cioè, a mio avviso, quello della scissione. Tutto quello che sta avvenendo a livello naturale è il frutto di un allontanamento dell’uomo dalla Terra, un distanziamento che è diventato via via più grande man mano che ci costruivamo un mondo più sicuro, prevedibile e lontano da una leopardiana “natura maligna”. Eppure, se ci pensiamo bene, questa separazione non è nata solo negli ultimi secoli, ma ha avuto origine già nella prevaricazione sistematica e nell’annientamento del Femminile da parte di un certo tipo di Maschile. Tutti questi elementi fanno parte della nostra cultura da tempi immemori, tanto che la nostra mitologia di riferimento ne è intrisa, gli stereotipi che ci portiamo dietro sono di quella matrice e la struttura della nostra società ancora non si discosta da quei modelli.
Ora, cosa c’entra Urano retrogrado con tutto questo? C’entra con il rivoluzionare da dentro qualcosa che poi verrà trasformato anche fuori. E qual è il primo modo di cambiare se non quello di riflettere?
A me pare che qualcosa di importante si sia smosso a livello collettivo nelle ultime settimane e questo mi sembra un gran segnale. Perché non approfittarne per portare alla luce tutto quello che ci condiziona ancora, compreso un certo nichilismo che ci fa credere che “Le cose tanto non cambieranno mai”? Perché non iniziare a ragionare sui modi di uscire da un certo sistema che ci porta ad essere consumatori passivi, fruitori frettolosi di notizie agghiaccianti, sostenitori di cause validissime ma che, per ragioni di stili di vita non compatibili, non riusciamo a seguire? Come trovare un nuovo modo di essere?
Che Urano retrogrado ci aiuti a cercare delle vie d’uscita 🙌
Animazione: Weronika Marianna
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